CHIRURGIA ENDODONTICA

La chirurgia endodontica consiste nell’otturare o nell’asportare l’apice della radice di un dente

La chirurgia endodontica rappresenta l’intervento di elezione quando:

  • non è possibile curare un dente con una lesione apicale (granuloma, cisti) mediante una normale cura canalare o devitalizzazione attraverso la corona del dente.
  • l’intervento di devitalizzazione, non ha portato alla guarigione della lesione apicale.
  • perni cementati nella radice, il cui tentativo di rimuoverli potrebbe provocare la frattura della radice.
  • si vuole posticipare l’estrazione e la successiva inserzione dell’impianto, in alcuni casi.

Se l’intervento viene eseguito correttamente le percentuali di successo sono elevate (circa l’80%).

L’intervento viene eseguito ambulatorialmente in anestesia locale; è INDOLORE e di durata variabile a seconda dei casi più o meno complessi.

Lesione apicale di circa 10mm a carico del primo premolare inferiore, analizzata tramite l’uso della TC CONE BEAN.

L’intervento viene pianificato tramite l’utilizzo della Tomografia Computerizzata Cone Beam e consiste di una prima fase in cui si esegue una piccola incisione a livello della gengiva del dente da trattare ed una volta esposta la radice sottostante si asporta il suo apice per circa 3mm per poi sigillare la parte residua utilizzando un materiale BIOCOMPATIBILE, dopo aver rimosso accuratamente tutto il tessuto infiammato.

Se l’intervento ha avuto buon esito, oltre ad una totale remissione della sintomatologia del paziente, dopo circa 6-12 mesi, ad un successivo controllo radiografico, l’area di radiotrasparenza deve essere completamente scomparsa.

I disturbi post-operatori che il paziente può accusare sono paragonabili a quelli che si verificano in seguito all’estrazione di un elemento dentale.
L’eventuale dolore e gonfiore possono essere controllati dall’assunzione di farmaci antidolorifici, antibiotici e antinfiammatori.

Tuttavia, nell’arco di tempo di 2-3 giorni la sintomatologia si risolve completamente.

Il paziente può ritornare alla propria attività lavorativa, se non impegnativa dal punto di vista fisico, dopo 4-5 ore dall’intervento.

Un giorno di riposo può essere consigliato a seconda del tipo di intervento richiesto.